I documenti che sbugiardano la Regione sul Punto Nascite di Spoleto

I documenti che sbugiardano la Regione sul Punto Nascite di Spoleto

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Alla fine del nostro comunicato trovate il link dove scaricare i documenti ufficiali della Regione sulla richiesta di deroga del Punto Nascite di Spoleto, e la risposta ufficiale del Ministero della Salute.

Questa mattina abbiamo partecipato come Difendiamo Spoleto, associazione che da anni lotta per la difesa dell’Ospedale spoletino, all’interessantissima conferenza stampa del M5S.Erano presenti gran parte delle associazioni cittadine che trattano sul tema ospedale: City Forum (finalmente più battagliero e sembra essersi tolto le “scorie” del dissenso filo-governativo), Tribunale dei Diritti del Malato, Unione Sindacale di Base, Casa Rossa e altri (scusate se non ricordiamo tutti).

Tantissimi cittadini e medici (molti in pensione) presenti. In sostanza cosa è uscito fuori: il consigliere Regionale M5S Thomas De Luca ha fatto un accesso agli atti che ha letteralmente smascherato la Regione. In sostanza l’accusa del Consigliere è che i documenti per la richiesta di deroga presentati dalla Regione al Comitato Nascite Nazionale (Comitato del Min. della Salute che da parere solo “consultivo” alle Regioni sulla deroga dei punti nascite, questo già lo sapevamo) risulterebbero forzatamente “incompleti e parziali” quasi come se la chiusura del punto nascite fosse state in qualche modo “voluta” come risposta dalla regione stessa.Molte infatti le incognite sul documento presentato:

❌ perché non sono stati inviati i dati dei trend positivi degli ultimi anni ed è stato inviato solo il report dell’anno (parziale) 2020 in riferimento al periodo gennaio-settembre?

❌perché non è stato rimarcato con più forza il disagio orogeografico in cui versa la Valnerina e Spoleto, un territorio vastissimo, facente parte del cratere sismico, servito dal nostro Ospedale?

❌perché mancavano dei documenti sul piano di assunzioni che poi il Ministero ha ulteriormente richiesto entro 15 gg? (e su questo ancora vi è mistero se poi la Regione abbia integrato o meno il documento?)

❌perché la richiesta di deroga è stata inviata per Spoleto, mentre Orvieto e Branca hanno ancora i punti nascite sotto i 500 parti e vengono mantenuti?

❌ perché chiedere un parere consultivo, quando comunque sarebbe stata la Regione ad avere l’ultima parola sulla chiusura o meno?

❌ perché le deroghe in altri ambiti verso ospedali più piccoli umbri (ma anche verso l’ospedale di Perugia e di Terni), non sono per i punti nascite, ma per tanti altri reparti e specialità, non sono state chieste pur non avendo i numeri previsti dalla legge?

❌ perché nella previsione dei trend dei nati da settembre a dicembre 2020 (periodo di chiusura imposta dalla Regione) non sono state considerate le città più grandi dal quale venivano a partorire molte mamme?

Visti i documenti durante la conferenza stampa del consigliere Thomas De Luca (che ringraziamo) praticamente all’unanimità giornalisti e associazioni spoletine hanno chiesto al Movimento 5 Stelle di portare in seno alla maggioranza del Comune di Spoleto tali documenti per valutare ulteriori iniziative – anche legali – a tutela dei cittadini di Spoleto e di tutti gli utenti del nostro Ospedale. Personalmente ho fatto notare che in tantissimi Comuni, l’ultimo San Severino Marche, i Comuni hanno fatto ricorso contro la decisione della Regione di chiudere il Punto Nascite: alla luce di questi documenti non possiamo più farci prendere in giro dalla Regione.

Tutti gli interventi, hanno sottolineato come questo Piano sanitario non solo ci toglie il Punto Nascite, ma incide negativamente su tutti i reparti e non porta alcun beneficio all’Ospedale: il Dott. Mancini ha sottolineato come sia velleitario la specializzazione testa-collo quando ancora non abbiamo personale o reparti adeguati, mentre a Terni esiste già una eccellenza; così come è inutile dopo 10 anni che potevamo farlo con il Dott. Casciola, fare ora un centro di formazione robotica visto che ormai in tutta Italia esistono robot e professionisti che sanno utilizzarlo senza problemi; tutti gli interventi hanno sottolineato la necessità di continuare con la protesta dentro e fuori dai Palazzi, per ribadire l’ingiustizia subita da Spoleto-Valnerina e dal nostro Ospedale, basata su numeri parziali, non veritieri e su cui va fatto un ulteriore sollecito per cambiare radicalmente il piano di integrazione Spoleto-Foligno.

Pronti per la prossima battaglia in piazza? 

Clicca sul link di seguito per scaricare i documenti ufficiali della Regione e del Ministero della Salute: https://drive.google.com/file/d/1ZFQkifj5cJQ8z3S-E7rgpyE8cl4SVuB7/view?usp=sharing